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  • Immagine del redattoreDanzalanuova.it

Il TRAINING CAMP meglio noto come WORKSHOP è un evento utile ai ballerini oppure è uno SBADIGLIO?

Oggi in un' era ormai definita "post COVID" la Danza Sportiva ad ogni livello ha dovuto rimboccarsi le maniche e reinventarsi in ogni ambito. La crisi economica provocata dallo stop di tanti atleti, e causata dalla pandemia, ha fatto sì che i Maestri, soprattutto quelli di caratura internazionale, si ritrovassero improvvisamente senza il becco di un quattrino. Improvvisamente gli atleti hanno finito di prendere molte lezioni private rispetto a come facevano in era "avanti COVID", e quindi se vogliamo vi è stato un dimezzamento dell'incasso per tutti i Maestri.


Che i Maestri di danza sportiva non abbiano, nella maggior parte dei casi, alcuna cultura tale o studi particolari da consentir loro di prendere il "posto fisso" come direttori di banca, ad esempio, è arcinoto a tutti, la stragrande maggioranza dei Maestri, di vecchia generazione soprattutto, ha il diploma di Scuola Media, nè tanto meno gli stessi Maestri si accontenterebbero di uno stipendio normale ed umile di 1800 euro mensili, ad esempio, ne scaturisce perciò che l'unico mezzo di sostentamento per essi e per sfamare le proprie famiglie sia la Danza. Giusto e incontrovertibile. Hanno dedicato la loro passione per diventare grandi Maestri, ed è giusto che guadagnino onestamente con la loro amata professione.


Un Maestro Internazionale ha un guadagno mensile di circa 15.000 euro, giusto per fare una media, vi è chiaro che gli sia concesso accendere mutui e finanziamenti per vivere piuttosto dignitosamente.


Dopo la pandemia, il dimezzamento dell'incasso ha fatto sì che tutti i Maestri si "guardassero in viso" collettivamente e si aiutassero a vicenda. Talvolta l'aiuto reciproco è stato ed è anche a livello internazionale.


In era "post COVID", e più che mai, prende quota il TRAINING CAMP. Unica fonte di guadagno certa per i Maestri. E perché certa? Perché nessun atleta si rifiuterebbe di parteciparvi, specie se al suo interno sono presenti i propri ed altri Maestri con nomi di spessore. In ogni caso, nella peggiore delle circostanze se ognuno dei Maestri fa partecipare le proprie coppie di studenti, la giornata e la pagnotta si portano a casa sicuramente.


Ma siamo sicuri che il Training Camp o meglio conosciuto WORKSHOP sia utile ai ballerini? Oppure è uno SBADIGLIO?


Mentre da una parte vi è un incasso economico sicuro per il raduno dei Maestri, dall'altro vi è uno svuotamento dei portafogli degli atleti e delle loro famiglie. Un'equazione innegabile questa.

I ballerini, però, riceverebbero, obbligatorio qui usare il condizionale, come servizio, un apprendimento teorico-pratico-tecnico di alto livello.


In questo aiuto reciproco tra i Maestri di tutto il Mondo, non si guarda tanto il livello motorio-pratico di ognuno di essi, ma esclusivamente il nome. Più chiaramente, è possibile che gli atleti si trovino di fronte un maestro di fama internazionale, proprio per i titoli che ha conseguito 30 anni prima, da giovane, ma che adesso non solo non riesca ad emulare alcun movimento tecnico di alto livello avanzato, ma addirittura presenti talvolta una forma fisica che va contro i principi ed i canoni del termine DANZA. Ciò non sarebbe possibile per esempio nella Danza Classica o nel BREAKDANCE.

A quel punto il giovane atleta di ultima generazione, e di alto livello, durante la lezione di Danze Standad o Latine, si trova a dover ascoltare concetti teorici, basilari su passi basilari, di cui egli stesso è stanco e non ne può più, quando invece vorrebbe trovarsi davanti un Maestro che quando insegna faccia vedere movimenti non soltanto nuovi per l'atleta stesso ma anche eseguiti in modo tale che l'atleta si senta invogliato a copiare e/o a fare.

Sarebbe il sogno di ogni atleta.


Non bisogna però generalizzare, perché all'interno di ogni TRAINING CAMP vi è comunque uno,due Maestri di grandi capacità motorie e in linea con i tempi. Peccato che altri 6 Maestri presenti non lo siano. A questo punto l'atleta deve soccombere, pur di fare lezione col maestro suo preferito, facendo lezione anche con chi non lo è e dal quale non potrebbe ricevere alcun apprendimento se non uno SBADIGLIO che dura 45 min.

Questa è la legge del TRAINING CAMP.


A questo punto la domanda sorge spontanea:

Perché gli atleti non si limitano a prendere lezioni private, organizzandosi in altra sede, e privatamente col Maestro preferito, e dedicare l'altro tempo ad allenarsi a casa propria, piuttosto che stare in piedi a SBADIGLIARE tutto il giorno nei TRAINING CAMP?


Semplice! La presenza al Training Camp è per certi versi "obbligatoria". Il rifiuto di partecipare ne determinerebbe una "spiacevole" sorpresa in competizione. Questa è la risposta della maggior parte degli atleti.

La realtà funesta, invece, è che gli atleti che pensano questo, quando vanno in competizione non ottengono alcun migliore risultato rispetto alla gara precedente. Ma allora il TRAINING CAMP, non è servito? O meglio, a cosa è servito?


La soluzione ANTI-SBADIGLIO però c'è:

Nei TRAINING CAMP per evitare che si verifichi lo SBADIGLIO DI MASSA, si attua l'allenamento e simulazione di gara, dove gli atleti si allenano collettivamente, facendo più riprese o rounds, quindi sudando come se fossero in una vera e propria competizione, e si tifano con applausi l'un l'altro, forse per darsi man forte dopo la giornata "stancante".

Unico metodo, la simulazione di gara, che viene svolto a fine giornata, dopo che l'atleta è comunque stanco perché ha SBADIGLIATO tutto il giorno, e sicuramente la sua performance a fine giornata sarà alquanto scadente, appunto, poiché stanco.


Durante l'allenamento dei ragazzi, i Maestri si possono riposare finalmente, i mutui sono al sicuro. L'unico impegno rimasto è mettere la musica per l'allenamento collettivo, e pagare le spese dell'hotel e del ristorante che ha ospitato il TRAINING CAMP dando appuntamento al prossimo.


Rimane un quesito, serve spendere 500 euro al giorno a persona per tutto questo?


Rimane invece una certezza totale! E cioè, che per arrivare ad ottenere grandi risultati agonistici sia nazionali sia internazionali, occorrono lo studio, fatto privatamente, e l'allenamento. Così avviene in tutti gli sport esistenti, prova ne sia che nessun altro sport vede così tanti TRAINING CAMP.

Se si è bravi e talentuosi, con STUDIO da privato e ALLENAMENTO proprio si arriva dappertutto, sicuramente laddove non si arriva certo partecipando soltanto ai TRAINING CAMP.


Grande encomio invece ad eventuali TRAINING CAMP fatti da soli insegnanti atleticamente efficienti ed ovviamente con nomi di spessore, dove ognuno di essi attraverso il proprio stile e l'esecuzione di movimemti e gesti tecnici moderni ed avanzati, possa essere un'attrazione ed un invogliamento per tutti gli atleti partecipanti.

Si potrebbe certo, all'interno dei TRAINING CAMP, creare anche la sezione teorica dove si parla, non più di tecnica, ma di strategia e gestione, un altro tema importante nella Danza Sportiva, e magari tenuto teoricamente da Maestri che non sono più in forma fisica perfetta per poter insegnare ad un certo livello.


Sarebbe di sicuro un TRAINING CAMP di ultima generazione e probabilmente senza SBADIGLIO per tanti giovani atleti.



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